L’Angus del ristorante Capodimonte di Pisa

Il ristorante “Capodimonte” si trova in pieno centro storico di Pisa, vicinissimo al corso principale della città. Dispone di una sala interna con circa 50/60 coperti più ulteriori 30 coperti all’aperto sulla via d’accesso (alcuni riparati da ombrelloni). Il titolare è un giovane di origini milanesi che definisce il locale sulla pagina Facebook ufficiale con: “super antipasti, griglieria con carne locale e carne black angus, forno a legna, aperti anche a pranzo con menù lavoro”.

Ho deciso di provarlo, e telefonando al locale ho scoperto che è disponibile anche il taglio “tomahawk” (ma bisogna prenotarlo con qualche giorno di anticipo). Secondo voi cosa ho fatto? L’ho prenotato al volo.

Localizzazione (10/10)

Il ristorante è sito in Via del Carmine 14 – Pisa. Dista circa 100mt dal corso principale della città (Corso Italia).

La zona è a traffico limitato ma sono disponibili numerosi parcheggi a pagamento nelle vicinanze. Sul profilo Facebook viene riportata una convenzione con il parcheggio sotterraneo  in Piazza Vittorio Emanuele II (a circa 500 mt dal ristorante – gratuito per i clienti).

Atmosfera (6/10)

L’esterno urla “tipico locale per turisti”. Tavoli in ferro, sedie in plastica sagomata a ricordare l’intrecci di vimini e apparecchiatura composta da tovaglia di carta, tovagliolo di carta, posate e bicchiere in vetro. Il pane viene servito in sacchetti di carta. Presenti anche gli immancabili menù bilingue sulla lavagna all’ingresso.

In sala l’atmosfera è più curata, anche se l’apparecchiatura è la stessa. L’atmosfera che si respira è informale ma poco intima, il locale diventa molto rumoroso con l’aumentare dei clienti.

Peccato per le tovaglie di carta. Un’apparecchiatura con la stoffa, magari con materiali moderni, migliorerebbe l’atmosfera.

Tavoli esterni

Sala interna

Postazione per birre artigianali

Menù (8/10)

Il menù proposto dal ristorante accontenta un po’ tutti i gusti: sono presenti piatti a base di carne e di pesce. Vengono servite anche pizze cotte nel forno a legna. Particolare attenzione è riservata ai secondi di carne tutti preparati su griglia (elettrica).

Antipasti

Sono presenti 12 antipasti di terra e 8 di pesce. Prezzi da euro 6 per una degustazione di crostini di terra a euro 15 per gli antipasti misti di carne o pesce. Tra le varie proposte mi ha incuriosito un poker di tartare ( “di prima qualità della premiata macelleria Ciampalini”). Le tartare erano con granella di pistacchi, salsa verde e crostino di parmigiano, senape e maionese e cipolle caramellate. Carne buona e ben abbinata ai condimenti. Degne di nota le cipolle caramellate e la cialda di parmigiano.

Poker di tartare

Primi piatti

Il menù propone 6 primi di terra e 2 di pesce. La pasta utilizzata è rigorosamente fresca. Presenti anche ingredienti prestigiosi come tartufo e pistacchi di Bronte, ma anche alcune tipicità come il ragù di Mucco Pisano. Non ho ordinato nessun primo piatto per non rovinarmi l’assaggio della tomahawk. Prezzi da 10 euro per tortelli fatti in casa fino a 15 euro per pici alla carbonara di tartufo.

Secondi piatti

I secondi piatti comprendono 15 proposte a base di carne locale, 4 a base di Black Angus Usa e 4 di pesce. Inoltre sono presenti 6 hambuger gourmet (con carne di Black Angus, cinghiale, o Chianina abbinate a varie salse, condimenti e verdure). Ci sono anche proposte fuori menù che variano spesso (questa volta era disponibile una picanha di Black Angus con salsa bbq ed un medaglione di Black Angus con burrata DOP e pomodorini pachino). I prezzi vanno da i 7 euro per una bistecca di suino ai 4 euro all’etto per una bistecca alla Fiorentina. Io ho assaggiato la tomahawk di Angus Irlandese e il controfiletto di Black Angus Usa.

La carne è cotta su una griglia elettrica (il titolare ha giustificato la scelta “obbligata” con il fatto che la canna fumaria è condivisa con il forno a legna) e quindi manca il sapore della cottura su carbone. Nonostante ciò, la carne è ben condita e saporita, il Black Angus e l’Angus irlandese fanno perdonare la mancanza. Cottura in linea con quanto richiesto per il controfiletto, più avanti della cottura al sangue la tomahawk. Il controfiletto aveva una consistenza estremamente morbida e succosa, ben condito prima della cottura ma tagliato un po’ troppo fino. La tomahawk aveva un sapore meno deciso rispetto al controfiletto, considerata anche la differenza di razza. Nelle parti più cotte era un po’ duro alla masticazione ma comunque succoso, se fosse stata cotta omogeneamente al sangue sarebbe stata perfetta.

In ogni caso due buone bistecche, seppur con alcuni particolari da migliorare.

Controfiletto Black Angus USA: taglio

Tomahawk Angus Irlanda: presentazione

Tomahawk Angus Irlanda: taglio

Tomahawk Angus Irlanda: dettaglio

Dolci

Il menù dei dolci cambia spesso e la carta è separata dal menù principale. Prezzo medio euro 5. Non ne ho assaggiato alcuno in quanto veramente sazio.

Vini e birre

La carta dei vini comprende etichette con fasce di prezzo per tutte le tasche. La carta delle birre espone numerose tipologie di birre del birrificio artigianale “La Gilda dei Nani Birrai” di Pisa.

Accoglienza e servizio (7/10)

Appena arrivati al ristorante veniamo accolti dal titolare, che si presenta e poi indica al cameriere di portarci al tavolo riservato. Il servizio è stato un po’ lento, complice l’affollamento derivante dalla manifestazione “Luminara” di Pisa. Nonostante ciò i camerieri sono sempre stati presenti e vigili.

Conto, rapporto qualità/prezzo e conclusioni

Conto equo per i piatti ordinati. Per una tartare, un controfiletto di Black Angus e una tomahawk di Angus Irlandese da circa un chilo abbiamo speso 60 euro. Ci può stare, vista la tipologia di carne proposta.

Se in futuro avessi voglia di Black Angus, non potrei che tornare al “Capodimonte”, con buona pace della griglia elettrica.

Emiliano Nencioni

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