Ecco allora che vi propongo un ragionamento volto, ancor prima che realizzare, a pensare la grigliata mista.Per prima cosa ragionare sulla sua “anatomia”, sul cosa non deve mancare:
- La carne
- Le verdure
- Le salse
- Il pane
Banale? No, solo semplicità. La banalità è qualcosa di riconducibile alla noia, alla monotonia, alla totale assenza di fantasia e alla mancanza di carattere. La semplicità invece è un meraviglioso punto di partenza, dobbiamo cominciare da qui per trasformarla in qualcosa di brillante, fantasioso ed estremamente personale.
La carne deve essere il nostro faro, tutto il resto è a supporto, volto a valorizzare ed esaltare il suo sapore.
Per ottenere questo risultato ci vengono in aiuto alcune tecniche: la prima machevelodicoafare è la marinatura che potete imparare qui. Praticamente tutti i tagli da grilling si prestano al suo utilizzo, e ci consentirà di caratterizzare il sapore delle preparazioni.
Un’altra è il brining con un rub a piacere,magari tra quelli che vi abbiamo proposto nell’apposita sezione del ricettario. Anche l’utilizzo di erbe aromatiche fresche è tanto tipica quanto efficace.
Tutte cose note? E allora dove sta il trucco? Il vero successo si ottiene grazie a due semplici parole: armonia ed equilibrio.
Spesso infatti tendiamo a scordarci, presi dalla cottura, che il vero segreto è in questi due termini. Volete mettere la differenza di servire una comune bistecca, pur cotta bene, su un vassoio stracarico, rispetto a posizionarla su un piatto con una presa di sale grosso accompagnata da un paio di salse ad hoc, una dolce e speziata e una più acida ed erbacea?
Sempre per riprendere questo concetto, è opportuno studiare bene gli abbinamenti: se si decide per un shish kebab di pollo marinato nello yogurt e lime, ovviamente non ci appoggeremo ad una salsa barbecue, ma sicuramente una salsa allo yogurt e menta e una a base di peperoncini, spezie, lime e olio.
Progettare con cura l’abbinamento salsa-carne sarà la chiave del vostro successo. Ovviamente nelle prossime puntate non mancheremo di suggerire alcune proposte, nel frattempo divertitevi a ragionarci su e provate ad abbinare i vostri piatti di carne preferiti alle salse suggerite nel ricettario, blog e forum.
Passiamo alle verdure, che spesso releghiamo al ruolo di “spalla”. Sempre presenti, vero, ma me le ricordo lì, in un angolo, più per presenza e senso di coscienza pulita che non per vero godimento. Invece queste outsider possono diventare protagoniste grazie alla rapidità di cottura e all’estrema versatilità cui si prestano. Non di secondaria importanza, la scenografica attitudine alla cottura in ember roasting.
Questa caratteristica vi consentirà una ottimizzazione dei tempi in quanto le braci appena pronte, che hanno bisogno di smorzarsi e di portare a temperatura griglie e kettle, ben si prestano alla preparazione delle verdure nella cenere. Per valorizzare le verdure si passa dalla stessa strada delle carni: un carciofo in ember roasting aperto a rosa e condito con sale grosso e olio vale un piatto, ma anche tagliato a fette, grigliato e poi lasciato a marinare in olio, aceto, aglio, peperoncino e spezie mediterranee, vi farà commuovere.
Anche il pane, reso croccante dal calore, è ideale per inventare bruschette di ogni tipo o accompagnare verdure e carni. È un elemento di equilibrio importantissimo: che lo aggiungiate al boccone di uno spiedino, ad un’insalata grigliata o in semplice accompagnamento al piatto principale, la sua presenza si farà sempre sentire.
Questi sono gli elementi alla base del progetto, senza dimenticare ovviamente la frutta fresca grigliata, o quella secca tostata e, perché no, un dolce da forno scaldato sulla griglia a corollario.
Che ne pensate, cari lettori, del valore della semplicità?
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