Noi griller evoluti abbiamo questo vizio: vantarci con amici e parenti. All’inizio non ci danno molto ascolto: che sarà mai una grigliata. Una cottura lunga? Figurati, questo cuoce il manzo dodici ore, bah, lo sanno tutti che basta tenerlo 7 minuti in piedi su un osso a caso.
Poi il dramma: “senti ma… visto che sei così bravo, quasi quasi chiamerei…”
È la fine: ti ritrovi fra i piedi parenti, colleghi di lavoro pesanti, amici con cui ti trovi anche bene ma solo se dopo dieci minuti ognuno torna a casa sua, tutta una serie di personaggi scrocconi con i quali non avresti mai desiderio di condividere una grigliata come si deve, e men che mai una Denver Steak di Black Angus. Tipo una suocera incontentabile che vuole tutto ben cotto mi raccomando o una nonna che ha già in canna la frase “quelle americanate lì te le mangi tu, bleeeeah”
Potresti comprare qualche prelibatezza sul Megastore, ma semplicemente non se lo meritano. Sbattersi per una cottura perfetta, e poi vederli mangiare distrattamente mentre polemizzano col telegiornale o accorgersi della fidanzata noiosa del contatto su Facebook (che comunque avevi tolto dalla bacheca) che mezza schifata toglie via il grasso al manzo.
Non esiste proprio.
Ci viene in aiuto però una catena di grande distribuzione che capisce bene le nostre difficoltà e spesso si prodiga in generosissime offerte per grigliate brutte. Tu sei più bravo di così, ma per questa volta non vuoi spendere, non vuoi impegnarti, vuoi fregartene del risultato. Vuoi che la vecchia se ne stia zitta cibandosi dei sapori nella sua comfort zone, sai che prestano più attenzione a Maria Concetta Mattei che legge le notizie al tg1 che alla tua carne, vuoi che possibilmente non tornino più, lasciandoti solo con le tue grigliate, che come le capisci tu non le capisce nessuno: al massimo quei due tre amici che hai educato all’umami, alla carne marezzata, alle frollature dry age prolungate.
Si scusano, da subito, per il disagio.
Perché troverete un bel po’ di disagio, figure pittoresche e frequentazione spesso degna del Cantina Bar di Star Wars: A New Hope.
Ma i prezzi, i prezzi saranno davvero bassi, così quanto le vostre aspettative.
Apriamo con un grande classico della grigliata non evoluta: gli spiedini misti.
Garanzia di cottura matematicamente sbagliata, lo spiedino è gettonatissimo presso i ragazzini (che successivamente potranno dedicarsi alla gioiosa attività di darsi noia con lo steccolo) e presso i nonnetti sprint.
Potete scegliere se avere il boccone di maiale crudo e il resto cotto, oppure il pezzo di maiale cotto ma salsiccia, peperoni e pancetta carbonizzati.
Il consiglio è di virare sulla seconda alternativa, per soddisfare gli integralisti del ben cotto.
Otto euro e novantanove ogni confezione da un chiletto.
Siete diventati bravissimi nel pulled pork? Chiudendo gli occhi vi immaginate premiati con un Perfect Score e gli avversari che annuiscono e applaudono lentamente? Bene, provate a rimontare la coppa del maiale, allora. Perchè qui ve la vendono affettata.
Dovete tornare agli albori: una bella diretta rovente (tanto state facendo solo quella a questo giro), fettine di scamerita girate e voltate finché non diventano belle dure. Siete tentati dall’asciugarle per bene prima, per togliere umidità e favorire la reazione di Maillard, ma sentite subito vostra cognata parlare di quella volta che ha mangiato l’hamburger di tofu e bentonite, e scaglierete le fette con stizza direttamente dalla padellina bianca alla griglia incandescente d’astio.
Vi ricordate delle Louisville Chicken Wings?
Avete imparato a farle alla perfezione ai Grill to Perfection di BBQ4All, ma no, non stavolta, non per loro.
Ecco quello che LIDL vi propone, ed è esattamente quello che serve:
DELIZIE del contadino, ali di pollo speziate: tre euro e ventinove una confezione da 500g.
Potete giocare sulla quantità e rimpinzare gli sgraditi commensali con questo pollo che non dovrete neanche prendervi la briga di pulire, speziare o altro. Via in griglia.
La cosa che vi svolta la giornata però è fare la gara HOT SPICY WINGS per i rumorosissimi figlioletti presenti, o per quei tre o quattro colleghi che fanno sempre gli sbruffoni ripetendo alla nausea che loro sono maschi alfa, che loro grigliano la fiorentina che sotto quattro dita è carpaccio, e che il piccante lo mettono nel caffellatte.
La gara “a chi ne mangia di più” si svolge così: fate una betoniera di alette di pollo del LIDL leggermente piccanti, insaporite con il tabasco El Tequito del LIDL: a caso, senza farvi vedere, prendete sei o sette alette e cospargetele di Trinidad Scorpion.
All’arrivo del 118 le risa, ah le risa!
A fine serata i flaconi di El Tequito diventano anche simpaticissime idee regalo, gadget simbolo della grigliata appena trascorsa.
Sapete benissimo però che cognati, vecchie zie e colleghi dovranno andarsene via infastiditi, ma non scontenti di voi. Ne va della vostra fama da griller. Metti che poi al vostro prossimo post di autocelebrazione invece del solito Like che vi dà la forza per affrontare la realtà vi mettono un bel Grrrr, come si fa?
Infatti bisogna servire un hamburger. Però brutto, che tanto l’hamburger buono, studiato e bilanciato che fate voi non lo capirebbero.
Non volete preparare un capolavoro di croccantezza e sapidità per poi sentire vostro genero dire “no, non mi mettere la crema di melanzane cotte in ember con caprino, menta e mandorle, spruzzaci un secchio di ketchup e maionese” (con gesto virile e un po’ inguinale a accompagnare la richiesta).
LIDL ci propone questo, e direi che va più che bene. Apri busta, metti sulla griglia. Se non c’è posto in griglia, microonde. Andrà benissimo.
Dai, hai anche il formaggio Gouda e il sesamo, ma che vuoi ancora?
Hai speso a malapena trenta euro, hai saziato venti persone, ti sei tolto il pensiero di questa mangiata che andava fatta, hai fatto piangere il figlio del vicino di casa e compromesso la salute intestinale del caporeparto. Nonna ha mangiato male e quindi è soddisfatta, che la ciccia deve essere bella dura come quando eravamo sfollati in tempo di guerra. In molti si ricorderanno solo delle notizie del Tg1.
E’ un successo.
Tutto merito del LIDL.
Alza il livello: le alette di pollo piccanti LIDL ci sono anche surgelate e già decorosamente piccanti. Spalma lì senza pietà una bella manata di Carolina Reaper. Le matte risate, nonché una bella dose di SGOMENTO®.
P.s.: oggi, in barba alla tormenta ho pranzato con le suddette e due involtini primavera del LIDL. Sto benissimo (o benetto©).