Dopo l’analisi delle preparazioni di McDonald’s e i simpatici commenti che ne sono scaturiti, non fare un salto da Burger King ci sembrava un’ingiustizia, una mancanza intollerabile.

Con lo stesso spirito e la stessa apertura mentale ci siamo catapultati al primo Burger King all’uscita della superstrada, senza pregiudizi o aspettative fuori scala.

Salta subito all’occhio l’atmosfera meno familiare e meno accattivante: meno colori pastello, meno arredamento in stile ludoteca, nessun totem touch screen col quale ordinare il pasto, nessun tablet per divertirsi con qualche giochino insulso. Risultato: pochissime famiglie, più persone adulte, stragrande maggioranza di “pause pranzo lavorative”. Nonostante il posto sia tutto sommato accogliente e pulito, c’è più un’aria di mensa aziendale, c’è più mestizia.

Per molti ovviamente la penuria di frugoletti urlanti può essere un clamoroso plusvalore, ma la mancanza di un certo calore si percepisce: anche le corone di cartone da mettersi in testa sono un po’ tristi e forzate, come se dicessero “vi prego provate a divertirvi”.

Yuhuu.

Passiamo al cibo:

patatine, sicuramente. E Anche delle palline di formaggio fritte!

Belle, le patate. Le vedi e ti danno un’idea di vero. Patate imperfette, tagliate in maniera rustica, con la buccia. Fritte in maniera molto attraente, pasta molto morbida, crosticina croccante.
Solo che poi le mangi e sono cattive.

Credi  di sbagliarti e riprovi, perchè sono belle, hanno un bellissimo odore speziato, ma nulla: in bocca diventano una pappetta insipida.

Quanto sono più belle e più aromatiche di quelle del McDonald’s? Tantissimo. Eppure del Mc, pur “finte” e meno attraenti, sono più buone. Ma tanto più buone.

Qui al Burger King le patate mancano completamente di sapore, di spezie, di quel solito qualcosa che ti impesta la bocca e ti costringe a mangiarne altre (chiunque abbia divorato un tubo di Lay’s Extra, pentendosene poi amaramente. sa a cosa ci riferiamo); questa mancanza al McDonald’s sarebbe inammissibile (ma davvero vogliamo devastarci ogni volta il palato? Forse preferiamo una patata che sa di patata?).

Ecco, magari la prossima volta un po’ di sale, grazie.

Sei palline fritte, le Philadelphia Cheeseballs, attendono il nostro giudizio. Si presentano molto bene, con una frittura perfetta e ben dorata. Hanno un buon odore. Al palato sono interessanti, con la crosta rigida croccante e l’interno morbido e caldo.

Peccato che non sappiano di nulla. Sono cattive? Assolutamente no. Lasciano un qualche ricordo? Neppure.

Come è possibile? Teoricamente sono vincenti, ma proprio non hanno sapore. Manca sapidità, manca qualsiasi cosa dia interesse: non sono corredate da una loro salsina, non hanno aromi o spezie.

Costano poco, durano poco (sei bocconi), non lasciano nessun particolare ricordo positivo. Il classico contorno da prendere una volta per curiosità, poi basta.

Veniamo al dunque: il panino di Burger King.

Il prescelto è un Bacon King: 344g per 1073Kcal, afferma il sito di Burger King.
E’ bello, molto attraente: panino al mais, piuttosto morbido; otto, attenzione, ben otto fette di bacon; due patty 100% manzo (quale manzo? Un manzo!), un formaggio molto giallo e ketchup e maionese in abbondanza.

Quanto è più visivamente appagante dell’analogo burger col bacon di McDonald’s? Molto.

La controparte “bacon” di McDonald’s.

E’ anche in proporzione più buono?

Ve la faccio breve, poi ne parliamo: per niente.
Vediamolo nella ormai consueta configurazione esplosa, che tanto è piaciuta ai polemici (che salutiamo) in occasione dell’analisi del panino del McDonald’s:

Tanto, veramente tantissimo bacon, un po’ lesso forse, non proprio croccante, ma in abbondanza; tanta carne, il 100% manzo di cui parlavamo prima; due quadratoni di formaggio non meglio identificato (una via di mezzo fra il cheddar e la sottiletta); chiude il tutto una generosa spruzzata di maionese e ketchup. Nessuna salsa strana o dal sapore complesso: maionese e ketchup: stop.

Confrontatelo adesso col Crispy McBacon:

Non c’è paragone, vero?

Da Burger King c’è più bacon, più formaggio, una carne più dignitosa.

Quindi?

Quindi è un bel problema, perchè il panino Burger King è più buono, ma quello McDonald’s è molto, molto più saporito. Che storia è questa?

Tornano a galla le conclusioni fatte nel precedente articolo: McDonald’s ha azzeccato la chimica. I loro panini ci appaiono più appetitosi, più soddisfacenti, che non significa necessariamente più buoni.
I panini della catena “parappappapà, I’m lovin’it” hanno moltissimo umami in più e hanno un sapore più complesso, più ampio, più ricco. Stiamo parlando di panini fast food con tre cosette messe di corsa ma la differenza è veramente molto avvertibile: nonostante al Burger King il King Bacon sia francamente più buono, più ricco e più condito, rimane sicuramente meno memorabile. Memorabile per il palato, s’intende, non certo come panino in sé.
La carne è buonina, il bacon, anche se è abbondante, è molliccio, un po’ insapore e assolutamente non porta nessuna croccantezza avvertibile. Il ketchup poi forse sbilancia tutto: avremmo visto meglio una salsa completamente diversa, meno “rossa”. Come hanno fatto quelli di McDonald’s, d’altra parte.

Anche il bun (il pane!) del Bacon King è buono, bello ma quello di Mc è più furbo. Hanno trovato la ricetta, gli additivi giusti per mantenerlo soffice, un po’ umido, e che non si spappoli in mano durante il pasto. Il pane del Bacon King è diventato poltiglia al sesto morso.

Quindi alla fine quale dei due preferiamo?

Burger King, è più buono, è molto più buono.

Ma dove andiamo?

…Da McDonald’s.

Fast food per fast food, è più attraente. E’ meno mensa dopolavoristica, e ci inganna meglio.
Ci inganna e ci fa pensare che i loro panini siano più appetitosi, che le loro patatine siano più sfiziose di quelle (fritte molto meglio) che serve Burger King.

Ci mettono in condizione di dire che il BK è il più buono ma il Mc è più desiderabile. Il BK è più condito, più generoso e ricco dello scarno rivale Mc, ma purtroppo per lui è buono ma non sa di niente.

Lo sappiamo, non torna.

Burger King  forse punta su condimenti più robusti, carni migliori (chissà), trascurando il lato molto furbo del “tepore familiare” dei locali, ma soprattutto dando poco peso all’importanza tutta chimica delle salse. Salse e spezie sono il tallone d’Achille della loro offerta, al punto di vanificare quasi gli sforzi fatti per materie prime e generosità dei condimenti.

Più genuino? probabilmente sì!
Ma davvero ricerchiamo questo tipo di qualità quando ci rintaniamo in una mega catena di fast food?

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